Diocesi: Ferrara-Comacchio, al via domani la Scuola di teologia per laici

“Cercate le cose di lassù”. Questo il titolo scelto per i corsi dell’anno 2024/2025 della Scuola di teologia per laici “Laura Vincenzi” della diocesi di Ferrara-Comacchio che prederanno il via domani. Un’iniziativa, hanno spiegato gli organizzatori attraverso “La voce di Ferrara-Comacchio”, promossa per offrire “uno sguardo cristiano alle sfide del nostro tempo, giorni, questi, in cui dobbiamo ridire la speranza, spesso entrando in territori inesplorati, attraverso la compagnia paziente, capace di custodire e dare valore ai vissuti e alle esperienze delle persone”.
Previsti alcuni eventi che accompagnano le due sezioni della Scuola, quella teologico-pastorale e quella biblica. “Si tratta di opportunità importanti”, osservano gli organizzatori: “Il libro sul giovane Elios Mori e sulle sue lettere a mons. Bovelli è, in un certo senso, l’immagine predittiva, che proietta verso scelte coraggiose in ambito pastorale. La ‘Giornata della Parola’, col suo racconto in forma teatrale dell’incontro al pozzo, offre un modo alternativo per mettersi in ascolto. Infine, la testimonianza di padre Bertagna su un percorso di riconciliazione, che tocca la nostra vicenda nazionale, mostra la narrazione di una buona notizia, a partire dalla tragicità di eventi dolorosi. Per il resto sono lezioni, talvolta un tantino atipiche, che indagano il tema della speranza nelle attese di una pastorale missionaria, che fatica un po’ ad entrare nei nostri cuori, prima ancora che nelle nostre teste”. “Oltre a questo percorso – hanno aggiunto –, sarà presto proposto un progetto formativo in tema di Hope Skills, guidato dalla prof.ssa Chiara Scardicchio. Infine, anche la Scuola di politica vedrà la sua seconda edizione”.
L’incontro di apertura sarà dedicato a “Ascoltare le attese dell’ora. Lettere di don Elios Mori a mons. Ruggero Bovelli da Roma” con la partecipazione di Paolo Gioachin, insegnante di religione nella scuola statale, Francesco Paparella, dirigente comunale e formatore, e Miriam Turrini, già docente di Storia moderna e Storia del cristianesimo in età moderna e contemporanea all’Università di Pavia.

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