“Riflettere sul diritto all’alimentazione per una vita e un futuro migliore”. È l’invito del Papa, nel messaggio – in spagnolo – per la Giornata mondiale dell’alimentazione, in cui Francesco definisce “prioritario” soddisfare “una delle necessità basilari dell’essere umano”. Al contrario, “questo diritto è frequentemente misconosciuto e non applicato con giustizia, con le conseguenze nocive che ciò comporta”, il grido d’allarme di Francesco,  che esorta a “non dimenticare la dimensione sociale e culturale intrinseca all’atto di nutrirsi”. In particolare, il Papa invita “i responsabili politici ed economici su scala internazionale ad ascoltare le domande degli ultimi della catena alimentare, come i piccoli agricoltori, e delle formazioni sociali intermedie, come la famiglia, che intervengono direttamente nell’alimentazione delle persone”. “Le soluzioni per affrontare e risolvere i problemi alimentari del nostro tempo richiedono di considerare i principi di sussidiarietà e solidarietà come fondamenti dei nostri programmi e progetti di sviluppo per non trascurare mai le necessità che vengono dal basso, dai lavoratori e dagli agricoltori, dai poveri e meno abbienti, da coloro che vivono con difficoltà nelle zone rurali isolate”, la tesi di Francesco. Di qui la necessità di “considerare il paradigma dell’ecologia integrale, affinché si tenga conto delle necessità di ogni uomo e di tutti gli uomini, per proteggere la sua dignità in relazione con gli ultimi ed in stretto rapporto con la cura del creato”.