Alimentazione: Oxfam, “Consiglio di Sicurezza dell’Onu chieda conto dell’uso della fame come arma di guerra”. Appello al G7

“Mentre l’obiettivo di azzerare la fame entro il 2030 resta irraggiungibile lanciamo un appello urgente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, affinché chieda conto delle continue violazioni del diritto internazionale che in contesti di guerra come Gaza continuano ad essere commesse impunemente. La fame non può e non deve essere più usata come un’arma per mettere in ginocchio un intero popolo. Per spezzare questo circolo vizioso è essenziale affrontare insieme le cause alla base dei conflitti in corso e non solo offrire soluzioni temporanee”. Lo dichiara Francesco Petrelli, portavoce e policy advisor per la sicurezza alimentare di Oxfam Italia, nel giorno in cui l’Ong lancia il nuovo rapporto “Food Wars: Conflict, Hunger, and Globalization, 2023” in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
“Allo stesso tempo – aggiunge Petrelli – non si può pensare di porre fine ai conflitti, ad esempio in Africa, senza sradicare le profonde disuguaglianze e le violazioni dei diritti umani che la alimentano. Gli sforzi per la Pace devono essere accompagnati da investimenti per sradicare la povertà, A partire dalle politiche per costruire coesione sociale e soluzioni economiche che diano priorità alla costruzione di sistemi alimentari sostenibili”.
I conflitti – denuncia il rapporto – spesso si sommano ad altri fattori come gli shock climatici, l’instabilità economica e le disuguaglianze, devastando i mezzi di sussistenza delle popolazioni locali. La crisi alimentare che sta colpendo l’Africa orientale e meridionale è causata dal susseguirsi di siccità e inondazioni sempre più intense e frequenti, che si sono sommate all’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari a livello globale, seguita alla fine della pandemia e alla crisi in Ucraina. E i primi a fare le spese di tutto questo sono donne e bambini.
In vista della riunione dei ministri G7 dello Sviluppo del prossimo 22 ottobre che avrà al centro l’attuazione operativa dell’Apulia Food Systems Initiative (Afsi), Oxfam assieme alla società civile globale, riunita nel Civil7, chiede quindi con forza che le decisioni che verranno prese, soprattutto sul piano degli investimenti promuovano un modello agro-ecologico; combattano con regole nuove le speculazioni finanziarie sul cibo; favoriscano la partecipazione alle decisioni dei piccoli contadini dei Paesi del sud globale; e onorino gli impegni finanziari dei Paesi G7 per far fronte agli appelli dell’Onu sulle crisi alimentari in corso, ad oggi del tutto insufficienti.

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