Diocesi: Milano, Rapporto Caritas sulle povertà. Gualzetti, “azioni a favore di famiglie, redditi da lavoro e migranti”

(Foto Sir)

“Mezzo secolo al servizio e al fianco dei poveri ci hanno insegnato tante cose. Anzitutto, che la povertà è una condizione umana che merita di essere salvaguardata dalla tentazione, sempre strisciante, di farne un motivo di colpevolizzazione di chi la subisce”. Lo ha dichiarato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, durante la presentazione del Rapporto sulle povertà, in riferimento alle celebrazioni per il 50° anniversario di costituzione dell’organismo, che si svolgeranno tra novembre e dicembre. In secondo luogo, ha affermato, “ci hanno insegnato che si tratta di un fenomeno complesso, multidimensionale, cangiante: la spia di mutamenti sociali ed economici tra loro intrecciati, che tendono irrimediabilmente a lasciare qualcuno da parte. Inclinazione che, per essere combattuta, va attentamente osservata nel suo evolvere e studiata nelle sue motivazioni”. Gualzetti ha aggiunto: “Non esistono soluzioni semplici a fenomeni tanto complessi: ma certo occorre che politica, economia e società del nostro Paese trovino formule adeguate per rafforzare i redditi di chi lavora, sostenere le famiglie con minori, assicurare ai migranti canali di ingresso regolari e sicuri, il rispetto dei diritti fondamentali, percorsi di integrazione più strutturati e incisivi”.
Tornando al Rapporto illustrato nella sede della Caritas milanese, si legge che coloro che nel 2023 si sono rivolti alla rete Caritas “sono stati soprattutto donne (quasi 6 su 10, ma gli uomini erano il 38% nel 2022 e sono diventati il 40,4%), immigrati (63,9%, contro il 60,9% del 2022), disoccupati, mentre si consolida la significativa presenza degli occupati che si rivolgono a Caritas, i quali sono ormai il 23,9% del totale.

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