Più centri d’ascolto coinvolti nella rilevazione (168, invece dei 137 del 2022, cui si aggiungono i 3 servizi diocesani Sam, Sai e Siloe); più utenti incontrati e censiti (17.238, con un aumento del 17,9% rispetto all’anno precedente); più richieste di aiuto e intervento registrate (59.354, +24% rispetto al 2022). Il “Rapporto sulle povertà nella diocesi ambrosiana – Dati 2023” è stato presentato oggi, vigilia della Giornata mondiale di lotta alla povertà, nella sede di Caritas Ambrosiana a Milano.
Il documento, prodotto dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas diocesana, recepisce – come è stato spiegato – gli esiti del lavoro condotto da una rete sempre più ampia di centri d’ascolto (più di 400 quelli attualmente operanti nella diocesi di Milano) e di servizi, “che condividono metodo e strumenti di rilevazione”. Ne scaturisce una fotografia rappresentativa dei fenomeni di povertà “che corrodono la società milanese e lombarda. E che almeno in parte sfuggono alla statistica, o quantomeno alla conoscenza pubblica, perché diverse persone in difficoltà che si rivolgono a Caritas non entrano nei radar dei servizi sociali o sanitari istituzionali”.
I beneficiari dell’ascolto e dell’aiuto garantiti da Caritas nel 2023 stando al rapporto sono aumentati, “perché aumentato è il numero dei centri d’ascolto che partecipano alla rilevazione”. Letti insieme, questi dati confermano che “l’area della povertà assoluta (come attestato dalle ricerche ufficiali di Istat) si va consolidando anche nei territori ambrosiani, si va intensificando e facendo più multidimensionale e complessa (ogni povero tende a manifestare una pluralità di richieste in relazione a una pluralità di bisogni, e a reiterarle per periodi sempre più prolungati), si va distribuendo tra servizi di aiuto (pubblici e privati) sempre più numerosi e specializzati”.