Salute mentale: don Farina (diocesi Lamezia) “dinanzi a noi abbiamo una persona”

“Dinanzi a noi non abbiamo una patologia, che richiede scienza per essere curata, bensì una persona. Abbiamo un essere umano che ci domanda il più delle volte semplice prossimità. E per garantire la prossimità, una mano tesa, non abbiamo certo bisogni di particolari skills.” Così don Francesco Farina, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della diocesi di Lamezia Terme, in una nota diffusa oggi dalla diocesi lametina, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che si è celebrata lo scorso 10 ottobre, promossa dalla Federazione mondiale per la salute mentale in collaborazione con l’Organizzazione mondiale per la salute. Richiamando il tema affrontato in occasione della settima edizione dell’evento “La Chiesa italiana e la salute mentale”, Farina si è soffermato sulla solitudine come “un vero e proprio dramma sociale. Un autentico ‘peso’.  E, si sa, le persone sono stanche di portare i pesi degli altri. Sono già abbastanza occupate dai propri guai, non possiamo farci carico di ulteriori problemi. Aprendo l’agenda, dalle 7 del mattino alle 23, abbiamo in programma diversi incontri con guai e problemi. Così facendo il solo, che è simile a un tavolo a quattro gambe il quale ne ha perso una, non trova mai l’artigiano che lo aiuti a recuperare l’equilibrio”. “Torniamo umani – è stato l’appello di don Farina – e, se non l’abbiamo ancora fatto, accarezziamo e lasciamoci accarezzare nei nostri punti deboli. Solo così torneremo a rinascere”.

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