Bambine e ragazze: Terranova e Pella (Anci), “impegno perché crescano libere da discriminazioni e violenze”

“Nella Giornata internazionale delle bambine e delle giovani ragazze celebriamo il coraggio, la forza e il potenziale illimitato di tutte le bambine nel mondo. Questa giornata ci ricorda l’importanza di garantire che ciascuna di loro, ovunque essa sia, possa crescere libera da ogni forma di discriminazione, violenza e ingiustizia, avendo accesso all’istruzione, alla salute e alle opportunità di sviluppo che merita”. Lo afferma Maria Terranova, delegata alle Pari opportunità e vicepresidente Anci, sindaca di Termini Imerese, alla vigilia dell’11 ottobre, Giornata istituita dall’Onu per sensibilizzare sulle discriminazioni subite dalle bambine in tutto il mondo e per rafforzare il loro diritto all’istruzione e all’autodeterminazione.
“Purtroppo – continua Terranova – dobbiamo anche riconoscere che troppe bambine ed adolescenti continuano a subire violenze, emarginazione e disparità nell’accesso a risorse fondamentali e violare l’infanzia è una colpa che non ci possiamo permettere, nemmeno con l’indifferenza. Abbiamo il dovere collettivo di lavorare per abbattere queste barriere, proteggere e promuovere le ragazze di tutto il mondo, affinché possano diventare donne forti, leader ispiratrici e agenti di cambiamento per un futuro migliore. Solo così – conclude Terranova – potremo realizzare un mondo dove uguaglianza e giustizia non siano ideali lontani, ma realtà quotidiane”.
Per il presidente Anci Roberto Pella, “i dati Unicef, secondo i quali 370 milioni di donne nel mondo hanno subito violenza sessuale da bambine, ci restituiscono una realtà inclemente e dolorosa che dobbiamo necessariamente affrontare provando a contrastarla e a eradicarla a partire dai territori che amministriamo. L’impegno di Anci – ribadisce – va nella direzione di intensificare i nostri sforzi affinché si garantiscano ambienti di vita e sociali sani e aperti, in cui crescere liberamente e in cui tutelare e rafforzare, con gli strumenti a disposizione dei Comuni, i diritti di tutte le bambine”.

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