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Regno Unito: vescovi cattolici contrari alla legge sul suicidio assistito. Mons Sherrington, “vita preziosa fino all’ultimo respiro”

Arriva dai vescovi cattolici di Inghilterra e Galles un invito ai fedeli perché contattino i loro parlamentari e chiedano loro di votare contro una nuova legge che punta a legalizzare il suicidio assistito. Mercoledì 16 ottobre comincia, infatti, alla Camera dei Comuni, l’iter relativo alla legislazione preparata dalla deputata laburista Leadbeater che, se approvata, darà ad adulti malati terminali, capaci di intendere e di volere, il diritto di porre fine alla propria vita. Esiste una vera possibilità che il parlamento britannico dica questa volta di sì perché il premier Keir Starmer ha lasciato liberi i parlamentari di votare secondo coscienza e si è, personalmente, espresso a favore della legge che potrebbe essere approvata anche grazie al sostegno di alcuni parlamentari conservatori. Già nel 2015, l’ultima volta in cui Westminster discusse dell’argomento, il primo ministro, allora semplice deputato, votò a favore del suicidio assistito. La nuova legislazione non concluderà il proprio iter, probabilmente, prima di dicembre e i dettagli non sono ancora chiari, ma è certo che garantirà ai malati terminali il “diritto” al suicidio assistito che in questo momento, nel Regno Unito, viene punito con il carcere per un periodo che può durare fino ai quattordici anni.
“La Chiesa cattolica accompagna coloro che soffrono e sono vicini alla fine della loro vita con speranza e affetto ma anche ricorda loro che la loro vita è preziosa fino all’ultimo respiro”, ha dichiarato il vescovo John Sherrington, responsabile del settore vita per la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. “La legalizzazione del suicidio assistito mette a rischio la santità e la dignità della vita umana. Preghiamo per tutti coloro che si trovano alla fine della vita perché possano ricevere la cura e il sostegno dei quali hanno bisogno per vivere con dignità i loro ultimi giorni. Preghiamo anche per i nostri politici e per il nostro Paese perché la saggezza e la compassione possano guidare le loro decisioni. Invito tutti i cattolici a informarsi meglio sulle difficili problematiche associate alla legalizzazione del suicidio assistito”.

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