“Regioni e città sono il cuore del progetto europeo”: questo secondo Elisa Ferreira, commissaria per la Coesione e le riforme, il senso della Settimana europea delle regioni e delle città, che si apre oggi a Bruxelles. La 22ª edizione di questo tempo dedicato a “migliaia di professionisti della politica regionale” serve per “fare il punto sui risultati finora conseguiti, sulle lezioni apprese e sui modi per garantire che la politica di coesione diventi ancora più efficace in futuro”, dice ancora Ferreira, che ha aperto i lavori insieme al presidente del Comitato delle regioni, Vasco Alves Cordeiro. Fino al 10 ottobre, sotto l’egida del tema “Empowering Communities”, dare potere alle comunità, circa 5.000 partecipanti potranno discutere le sfide comuni per le regioni e le città europee e avranno modo di “dibattere, condividere e scambiare idee su come migliorare la vita dei cittadini europei e rendere la vita in Europa la migliore possibile”. Sono oltre 190 gli eventi in programma, di cui alcuni firmati Ue, altri patrocinati dal Comitato delle regioni, altri ancora da organizzazioni partner e territoriali, raccolti in quattro filoni tematici: competitività e convergenza: due facce della stessa medaglia; le regioni rafforzano la democrazia europea; le regioni hanno talento; crescita intelligente e sostenibile per le regioni. Sono a disposizione dei partecipanti una decina di eventi destinati al cibo e oltre 30 stand informativi. Il 9 ottobre un gruppo di giovani aspiranti giornalisti riceverà il premio Megalizzi-Niedzielski.