Medici cattolici: Notarstefano (Ac), “al centro dignità umana”. Don Buonaiuto (Apg23), “quelle ragazze potrebbero essere nostre figlie”. Binetti, “maternità surrogata è attacco a genitorialità”

“È necessario rimettere al centro la dignità dell’umano. Viviamo tutti l’atomizzazione delle esistenza, in una visione in cui il profitto è al primo posto rispetto ad altri principi, che invece riconosciamo come le coordinate fondamentali per un mondo a misura di umano”. Lo ha detto Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica italiana, intervenendo lo scorso 4 ottobre alla seconda giornata del  il 28° Congresso nazionale dell’Amci-Associazione medici cattolici italiani, dal titolo “Maestri di umanità: i medici di fronte alle sfide contemporanee” che si è chiuso il 5 ottobre ad Ascoli Piceno. Lo riferisce un comunicato appena diffuso. Al convegno ha portato la propria testimonianza don Aldo Buonaiuto della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23): “Quelle ragazze potrebbero essere le nostre figlie, le nostre nipoti: per questo la legalizzazione della prostituzione non è una strada”. “Non possiamo metterci dalla parte di chi fa diventare le donne prostitute – l’appello del successore di don Oreste Benzi –, bensì da quella di chi le vuole liberare. Sono persone in carne e ossa come noi, che hanno bisogno di essere liberate”.
“Viviamo in un contesto che, tendendo ad appiattire le differenze, tende a schiacciare il concetto di generatività, in una dimensione che non può che evolvere in una nuova forma di violenza”, ha fatto notare Paola Binetti. Un esempio ne è “la maternità surrogata. L’ultimo attacco alla Legge 40, risalente a una settimana fa, riguarda l’apertura alle donne single. Si tratta della cancellazione totale della figura maschile. C’è una violenza fisica esplicitata dall’uomo, a cui si affianca questa nuova forma di violenza, un attacco alla genitorialità”.

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