Nuovi cardinali: mons. Reina (vicario Roma), “la carità sia il cardine della mia vocazione e della mia risposta”

“Arrivando a Roma, poco più di due anni fa, da subito ho iniziato ad amare questa Chiesa che conoscevo ancora troppo poco ma dalla quale mi sono sentito accolto oltre ogni aspettativa. Ho provato a servirla come ho potuto, sentendomi rapito da tanta bellezza e dalle tante potenzialità di bene che sperimentavo, insieme alle fatiche che accompagnano tutti noi esseri umani”. Così il vicario del Papa per la diocesi di Roma, mons. Baldassare Reina, nella sua lettera alla diocesi all’indomani della nomina cardinalizia. “Sono grato al Santo Padre per la fiducia che mi ha dato nominandomi prima suo vescovo ausiliare, poi vicegerente e adesso suo vicario generale per la diocesi di Roma. La sua dedizione alla Chiesa universale e la profezia che ci ha regalato in questi anni di Pontificato mi spingono a lavorare per una Chiesa trasparente e povera, in grado di sprigionare e diffondere il profumo del Vangelo”.
Il vescovo accoglie “con trepidazione” l’ulteriore “responsabilità che mi affida oggi per servire la sua diocesi, nella serena certezza che il Signore opererà al di là dei miei limiti”. “Raccolgo una storia significativa dei cardinali vicari che si sono succeduti nel tempo e hanno portato avanti il loro servizio con dedizione, ciascuno con la propria peculiarità. In particolare ringrazio il card. De Donatis che con gentilezza e attenzione mi ha accolto a suo tempo nel Consiglio episcopale. L’unico desiderio che ora sento nel cuore è quello di servire questa Chiesa, consapevole della sua bellezza e della specifica vocazione che le appartiene. Come fratello e padre vorrei condividere i passi di ognuno e di tutto il popolo di Dio che vive a Roma. Il Signore chiamandomi al ministero mi chiede di essere pastore alla Sua maniera, nel quotidiano impegno a dare la vita per tutti”.
Riconoscendo che “abbiamo la responsabilità di essere segno visibile del Regno per gli ultimi, per i giovani, per le famiglie, per coloro che ancora frequentano le nostre parrocchie e per i tanti che non vivono più la fede accolta con il Battesimo”, mons. Reina è consapevole che “ci attende una missione importante, in un tempo complesso, che va affrontata costruendo ogni giorno legami di fraternità e di comunione”. “È esattamente questo ciò che desidero – chiosa –: che la carità sia il cardine della mia vocazione e della mia risposta. Abbiate pazienza quando i miei limiti emergeranno, ma siate esigenti nel chiedermi carità e benevolenza”.

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