Giovani: Festival dell’Economia civile, gli studenti presentano il Manifesto

Nella giornata conclusiva della 6ª edizione del Festival nazionale dell’Economia civile tenutosi a Firenze, è stato presentato il “Manifesto dei giovani per una Nuova Economia sociale e civile”.
Il documento è stato redatto dai molti studenti, provenienti da tutta Italia, che hanno preso parte al Fnec e hanno voluto dire la loro, stilando un Manifesto che ha obiettivi ben precisi, come si legge all’interno di quanto elaborato: “Noi giovani ci impegniamo a sostenere e sviluppare imprese che abbiano come obiettivo non solo il profitto ma anche il miglioramento delle condizioni sociali e ambientali dei nostri territori. Ci impegniamo ad acquistare consapevolmente, informandoci sul luogo di provenienza dei prodotti e sulle condizioni di lavoro”. La partecipazione è stato il tema della 6ª edizione del Festival e quella delle ragazze e dei ragazzi ha preso forma nel Manifesto che è stato presentato e consegnato al comitato promotore del Festival: al presidente di Federcasse -Bcc Augusto Dell’Erba, al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, al direttore generale di NeXt Economia, Luca Raffaele. Promuovere un nuovo paradigma, capace di andare oltre l’homo oeconomicus; andare oltre il Pil e guardare piuttosto alla felicità individuale e collettiva, come nei riferimenti della Ricerca del Benvivere, facendo del profitto uno strumento e non un fine: è la ricetta dei giovani autori del Manifesto, pienamente consapevoli che la qualità della vita non dipende solo dal denaro.
Gli studenti si sono detti entusiasti della loro partecipazione al Fnec: “In questi giorni siamo riusciti a percepire una forte presenza di ciò che studiamo riflesso sulla società e sull’economia civile. Abbiamo anche dato un nostro apporto, aggiungendo dei ‘tasselli’ verso gli obiettivi. La scuola ci ha dato l’opportunità di partecipare a questo Festival, è stato un grande piacere perché ci ha insegnato cose nuove, soprattutto sull’economia civile. Da questa esperienza, soprattutto dopo aver partecipato alla stesura del Manifesto, ci portiamo dietro la possibilità di esporci senza aver paura di esprimere la nostra opinione”.

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