Nella cattedrale “Assunzione della Santissima Vergine Maria” a Strumica, il 5 ottobre si è svolta una conferenza in occasione del centenario del decanato dei Ss. Cirillo e Metodio con la partecipazione del vescovo di Skopje, mons. Kiro Stojanov, del vescovo orientale di Ruski Krstur in Serbia, mons. Djura Dzudzar, del vescovo orientale di Krizevci, in Croazia, Milan Stipic, del vescovo orientale di Sofia, mons. Petko Valov, e del delegato del vescovo orientale di Atene, padre Sabolsz Pap. Nel suo intervento dedicato alla Chiesa cattolica in Macedonia fino alla sua annessione alla diocesi di Krizevci, mons. Stojanov ha parlato dell’apice nella storia dei cattolici macedoni, quando nel 1888 erano circa 100mila fedeli. “Questo – ha detto – però è durato poco per la tragedia che colpì il popolo macedone con le guerre balcaniche e la prima guerra mondiale e così la Santa Sede il 19 ottobre 1923 ha determinato la creazione del decanato dei Ss. Cirilli e Metodio come parte della diocesi di Krizevci”. È seguito l’intervento di mons. Milan Stipic, che ha parlato “dei cattolici macedoni di rito bizantino nel XX secolo”. Nella sua relazione, invece, il parroco di Ocrida, padre Oliver Tantushev, ha affermato: “È un vero miracolo che esistiamo nonostante tutte le persecuzioni e le pressioni che hanno subito i nostri antenati”. Da ultimo ha preso la parola don Zoran Stojanov sul tema “Il decanato dei ss. Cirillo e Metodio nel corso degli anni”, quale attuale decano. Ha proposto un resoconto dettagliato della situazione al momento della creazione del decanato e il contributo dei diversi decani per la comunità cattolica locale. Don Stojanov ha rilevato anche “il ruolo della diocesi di Krizevci e la comunione tra i cattolici macedoni con i fratelli della Croazia”.