“L’intervento del Governo sul cosiddetto ‘decreto flussi’ rafforza le pratiche di legalità nella gestione dell’ingresso regolare della forza lavoro straniera nel nostro Paese. In attesa di potere esaminare il testo definitivo del decreto legge esprimiamo apprezzamento per le misure introdotte”. Lo dichiara il presidente nazionale di Mcl, Alfonso Luzzi. “Un plauso particolare – aggiunge Luzzi – va rivolto all’iniziativa del ministro Marina Elvira Calderone, che in questo decreto ha fatto introdurre principi di tutela delle vittime dello sfruttamento lavorativo e del caporalato, alle quali viene riconosciuta una protezione speciale e l’ammissione ai benefici dell’assegno di inclusione”. “Sicuramente – aggiunge Paolo Ragusa, presidente dell’Associazione Lavoratori stranieri – Mcl – nel percorso parlamentare che seguirà si potrà migliorare il provvedimento introducendo alcune misure che evitino agli immigrati che fanno ingresso regolare nel nostro Paese di scivolare nella clandestinità, sia a causa delle inadempienze delle imprese che in ragione della farraginosità della burocrazia”.
“Ad esempio – prosegue Ragusa – resta attuale il tema del riconoscimento di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro a beneficio di coloro che arrivati in Italia non trovano più l’impresa pronta ad assumerli”. “Non di meno bisogna agevolare – continua Ragusa – il rapporto tra le imprese e il sistema bancario per consentire alle stesse di usare sistemi di tracciabilità finanziaria per il pagamento degli emolumenti spettanti ai lavoratori stranieri nella fase del loro primo ingresso, in attesa del rilascio del permesso di soggiorno per lavoro stagionale”. “Resta la necessità – conclude Ragusa – di alimentare un sistema di ingresso regolare in Italia in deroga alle quote del decreto flussi, puntando di più sulla formazione dei lavoratori stranieri nei Paesi Terzi”.