Sinodo: presente anche l’esiliato mons. Álvarez. Mons. Román, “una ricchezza e un dono di Dio averlo allo stesso tavolo di lavoro”

Il vescovo di Matagalpa, Rolando Álvarez, deportato a Roma dal regime di Daniel Ortega dopo una lunga detenzione, invitato dal Papa a prendere parte al Sinodo della sinodalità iniziato ieri a Roma, è apparso ieri accanto al presidente della Conferenza episcopale della Costa Rica, mons. Javier Román, vescovo di Limón. Mons. Álvarez è l’unico nicaraguense a partecipare ai lavori sinodali, poiché nessun altro vescovo del Paese ha potuto essere presente, data la delicatissima situazione che vivono i cattolici nel Paese, a causa delle continue persecuzioni da parte del regime Attraverso Facebook, mons. Román ha annunciato che condividerà con il vescovo di Matagalpa “lo stesso tavolo di lavoro” e quindi le riflessioni, durante i 25 giorni di sessioni del Sinodo fino alla fine del 27 ottobre 2024. Ha inoltre affermato che è “una ricchezza e un dono di Dio” incontrare mons. Álvarez.

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