Nonni: mons. Busca (Mantova), “la missione di custodire i nipoti non va in pensione, è il vostro carisma”

“Custodire i nipoti è il carisma dei nonni. Uso di proposito la parola ‘carisma’ che nella Bibbia indica una capacità ricevuta ‘gratis’ dalla benevolenza di Dio Padre da mettere a disposizione degli altri. Trafficate, allora, il vostro carisma per il massimo bene dei nipoti”. Lo ha scritto il vescovo di Mantova, mons. Marco Busca, nel messaggio diffuso per la festa degli Angeli Custodi e nella Giornata nazionale dei nonni. “È festa per chi va custodito: i vostri nipoti; è festa per voi che avete la missione di custodirli”, osserva il vescovo, sottolineando che “la missione non va in pensione! Voi stessi testimoniate che la nascita dei vostri nipoti è stata un dono meraviglioso che ha inaugurato una nuova fase della vostra vita non meno piena e vivace delle precedenti. I nipoti vi chiedono disponibilità di tempo, generosità, impegno ma aiutarli a crescere non è per voi un lavoro, una limitazione o solo una fatica; anzi, è ciò che dà senso e sapore alle vostre giornate”.
Il vescovo consegna poi alcuni suggerimenti: “Il carisma dei nonni è, anzitutto, quello di un affetto maturo e perciò disinteressato che non dipende dai vostri umori, ma dai bisogni dei vostri figli e nipoti”. “Il carisma dei nonni è anche quello di ricordare. Siate dei bravi narratori di storie. Soprattutto delle storie delle vostre famiglie”. “Il carisma dei nonni è, infine, quello di trasmettere la saggezza e la fede. Oggi i ragazzi hanno a disposizione tanta informazione ma meno aiuti per la formazione del carattere, dei sentimenti, delle convinzioni, delle decisioni morali. Soprattutto c’è un compito nel quale siete particolarmente efficaci: quello di trasmettere il senso religioso e insegnare ai nipoti a pregare”. “Sin da piccoli – esorta mons. Busca – portateli con voi nelle chiese quando sono vuote e silenziose, aiutateli a familiarizzare con la casa di Dio, evangelizzate Gesù, cioè parlate di Lui e di sua madre Maria con ammirazione, con un sentimento vivo, insegnando a rivolgersi al Signore con cuore confidente e parole semplici. Insegnate il senso e il modo per compiere i gesti religiosi basilari”. “Oggi – osserva il vescovo – i ragazzi hanno tante cose, ma rischiano di essere analfabeti religiosi per mancanza di proposta. I primi e più incisivi catechisti siete voi”. “In parecchi casi, se non siete voi a custodire l’anima dei vostri nipoti, rischiano di essere privati di una ‘esperienza religiosa’ che voi stessi ricordate come un patrimonio prezioso ricevuto dai vostri nonni”, conclude mons. Busca, che rivolge un invito: “Fate voi per me il segno della croce sulla fronte dei vostri nipoti e dite loro che è la benedizione del nostro vescovo Marco”.

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