Cammino sinodale: mons. Paolucci Bedini (Gubbio e Città di Castello), “ogni rinnovamento e cambiamento che ci è chiesto, è solo per risvegliare la nostra vita cristiana”

“Il mondo in cui siamo ospiti e pellegrini ha un disperato bisogno della parola del Vangelo per riscoprire il meraviglioso progetto dell’amore di Dio e accoglierlo nella propria storia. Questo è il mandato e la missione della Chiesa da quel mattino di Pentecoste in cui lo Spirito Santo l’ha plasmata. I cristiani, quelli ancora desiderosi e contenti di essere discepoli del maestro Gesù, sono chiamati ad alzarsi dalla propria tiepidezza e riprendere il cammino dell’annuncio della misericordia del Padre di cui ogni uomo ha sete profonda, anche quando non ne è consapevole. Questa è l’urgenza che ci è posta dinnanzi e questa è la volontà di Dio che lo Spirito ci sta suggerendo in questo tempo”. Lo scrive mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e di Città di Castello, sul “Foglio di collegamento”, il notiziario mensile della Chiesa Tifernate. Solo per questo, da tre anni, prosegue il presule, “le diocesi italiane si sono incamminate verso una riscoperta della propria identità sinodale, per costruire insieme una corresponsabilità fondata sul battesimo, che coinvolga tutti i fedeli nella missione di evangelizzazione. Ogni rinnovamento e ogni cambiamento, che ci è chiesto dalla realtà in cui siamo immersi, è solo per risvegliare la nostra vita cristiana e rianimarci all’annuncio del Vangelo”.
In questo senso, chiarisce il vescovo, “stiamo camminando nelle nostre due Chiese sorelle per ripensare la nostra presenza e la nostra azione nel territorio che abitiamo come credenti. Nelle due Assemblee pastorali, che vivremo a Città di Castello e a Gubbio, ci confronteremo sulla bozza di documento sulle nuove comunità pastorali, alla luce delle indicazioni che stanno emergendo dai tavoli sinodali e dal cammino nazionale che sta entrando nella sua terza ed ultima fase, quella appunto, profetica. Il testo pubblicato nei nostri bollettini diocesani è ormai nelle mani di tutti e, le parrocchie, le comunità e i gruppi possono farne oggetto di riflessione e di dialogo. Ciascuno personalmente può anche inviare un proprio contributo scritto via email che verrà associato agli altri per migliorare e arricchire lo schema base. Invito però tutti con forza a prendere parte alle nostre Assemblee per vivere insieme un importante momento di discernimento comunitario, in vista dell’approvazione di una traccia che guidi il nostro cammino negli anni che abbiamo davanti”.
Mons. Paolucci Bedini conclude: “Per vivere bene e con frutto questi passaggi importanti del nostro essere Chiesa non possiamo che radicarci sempre più nella preghiera, specialmente quella condivisa, nutrita dalla Parola e aperta alla Carità. Sappiamo che ogni passo sarà possibile solo se ci apriremo all’azione dello Spirito custodendo prima di tutto tra di noi il vincolo dell’unità che è suo dono. Ogni novità viene dal Signore e solo nella comunione con lui possiamo essere rinnovati e diventare operatori di vita nuova. La luce e la forza dello Spirito del Signore ci renda tutti profeti!”.

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