Diocesi: Bolzano-Bressanone, inaugurata la casa “Maria Theresia” a Merano per persone con disturbi psichici

In occasione del 60° anniversario, la Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone ha inaugurato ufficialmente la casa “Maria Theresia” a Merano. Si tratta dell’ex edificio conventuale delle Suore di carità della Santa Croce, rilevato dalla Caritas e intitolato alla fondatrice dell’ordine, Maria Theresia Scherer. La casa ospita ora la nuova sede del servizio di Centro diurno della Caritas, rivolto a persone con disturbi psichici. “La Caritas ha bisogno di strutture, ma la cosa più importante restano le persone che si impegnano per gli altri”, ha sottolineato il vescovo Ivo Muser durante la benedizione. La direttrice della Caritas, Beatrix Mairhofer, ha dato il benvenuto, tra gli altri, alla consigliera provinciale Rosmarie Pamer, ai rappresentanti del Comune di Merano e della Comunità comprensoriale del Burgraviato, ai partner di rete, alle persone assistite e al gruppo di collaboratori e volontari della Caritas di Merano. “Questo edificio, già noto come ‘Marienherberge’, è sempre stato un luogo di rifugio e di sostegno. Siamo orgogliosi di far continuare questa tradizione”, afferma Beatrix Mairhofer. Il primo servizio a trasferirsi a casa Maria Theresia è il Centro diurno, che la Caritas gestisce dal 1998 per conto della Comunità comprensoriale del Burgraviato e che in precedenza si trovava a Maia Alta. Qui le persone con disturbi psichici trovano uno spazio protetto in cui socializzare e svolgere attività creative. Grazie al lavoro di operatori socio-assistenziali e socio-educativi e di un pedagogista, il centro promuove l’integrazione sociale dei suoi frequentatori.

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