“Entro un anno ci sarà il nuovo quadro degli Uffici e Servizi della Cei. di cui i vescovi hanno già approvato le linee guida”. Ad annunciarlo ai giornalisti, durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente dei vescovi italiani, è stato mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, spiegando che la riforma di quest’ultima, di cui ha parlato il card. Zuppi nella sua introduzione ai lavori, riguarda due aspetti: la possibile riforma dello Statuto e il nuovo assetto dei circa 25 Uffici e Servizi della Segreteria generale della Cei, le cui linee guida sono state già approvate dal Consiglio permanente. “La possibile riforma dello Statuto – ha spiegato Baturi – riguarda l’esercizio della sinodalità tra i vescovi, cioè la collegialità, alla luce di quanto è già stato fatto in diverse Chiese d’Europa”. La riforma approvata degli Uffici e Servizi della Cei, a servizio delle Chiese particolari, prenderà corpo entro un anno ed è stata improntata a tre principi, sulla base della “trasformazione missionaria” auspicata da Papa Francesco già con l’Evangelii gaudium: missionarietà, partecipazione e diaconia. “L’intenzione è quella di aggregare i vari Uffici e Servizi raggruppandoli in tre grandi ambiti: annuncio, celebrazione e testimonianza della vita cristiana”, ha annunciato Baturi.