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Papa in Belgio: CathoBel, reportage sulla Chiesa nel Paese, fra secolarizzazione e nuove sfide

(Photo CathoBel)

“L’arrivo del Papa in Belgio offre l’occasione di mettere in risalto la Chiesa del nostro Paese”. Il sito d’informazione della Chiesa belga, CathoBel, dedica un reportage alla situazione della comunità cattolica nel Paese che attende, a metà settimana, la visita di Papa Francesco. In un video di dieci minuti vengono affrontati problemi come il dramma degli abusi sessuali, la secolarizzazione che ha pesantemente influito sulla partecipazione alle messe e alle attività pastorali, il calo delle vocazioni… Anche per queste ragioni “l’immagine della Chiesa viene regolarmente offuscata dai media. Eppure, in Belgio, i cattolici sono ancora numerosi e molto impegnati”, spiega Cathobel. Dal 2010, in Belgio, la Chiesa è stata regolarmente associata al dramma degli abusi sui minori. Allo stesso tempo si fanno paragoni con il passato: quindi la Chiesa viene “percepita come un’istituzione in declino”.

“Penso che sia un errore, dobbiamo vederla per quello che è oggi”, precisa nel rapporto Vincent Delcorps, direttore editoriale di CathoBel. “Ed è chiaro che ci sono ancora tanti luoghi in cui ci sono comunità vive e dinamiche”. “Presenza nel mondo dell’educazione, cappellanie, abbazie, centri di spiritualità, impegno sulle questioni ecologiche e contro le disuguaglianze… Questo rapporto mette in luce la diversità dei luoghi in cui i cattolici sono coinvolti”. Nel reportage un focus viene dedicato all’importanza delle responsabilità affidate ai laici e in particolare alle donne. Rebecca Alsberge (nella foto), delegata episcopale dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles, responsabile del vicariato del Brabante Vallone, afferma: “In generale, penso che le donne siano ben rappresentate all’interno della Chiesa belga”.

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