Verrà presentato il 25 settembre a Roma il volume “L’algoritmo della vita” (Edizioni Piemme) di mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita (sala Pio XI del Palazzo San Calisto, in piazza San Calisto, 16, alle ore 17.30).
Quale etica sviluppare per avere un impatto reale sulla tecnologia? Come evitare che l’uomo venga tecnologizzato invece che la tecnica umanizzata? Come non diventare succubi della “algocrazia”, ossia del potere degli algoritmi? Come comportarsi di fronte al potere enorme di chi detiene i “data”?, alcuni temi affrontati nel libro. “Ho salutato con favore la firma a Roma, nel 2020, della Rome Call for AI Ethics e il suo sostegno a quella forma di moderazione etica degli algoritmi e dei programmi di intelligenza artificiale che ho chiamato ‘algoretica’”, aveva detto Papa Francesco al 50° G7 a Borgo Egnazia.
Nel 2020, con la firma del documento RomeCall for AI Ethics, la Pontificia Accademia per la Vita, insieme a Fao, Ibm, Microsoft e ministero dell’Innovazione, si è data come missione la promozione di un approccio etico all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI). Spiega mons. Paglia: “Siamo impegnati a porre l’AI al servizio dell’uomo, e non il contrario. Imparando a conoscere le molteplici applicazioni di queste nuove tecnologie, è infatti possibile sfruttarle per il bene dell’umanità: lo scopo dell’AI non deve essere quello di favorire lo strapotere degli strumenti di oppressione – dagli armamenti alle varie forme di controllo e sorveglianza –, ma quello, più utile e redditizio, di rendere accessibili aree di sviluppo e progresso finora inesplorate”. Un’intelligenza artificiale applicata eticamente per avere “un impatto positivo sulla vita delle persone, fino a contribuire al raggiungimento di una pace universale”.
Mercoledì con mons. Paglia intervengono Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr; Massimo Comparini, direttore della Divisione Spazio di Leonardo e presidente di Thales Alenia Space; Giulio Maira, docente di Neurochirurgia e presidente Fondazione Atena.