“Cari Michele e Francesco, potrete anche avere 500 ragazzi al Grest dell’oratorio, aiutare tante persone in difficoltà, ma quello che ci differenzia da coloro che vivono come se Dio non ci fosse, è che tutto quello che farete o direte deve portare a lui”. Questo il monito espresso dal vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, nei confronti di don Michele Balzaretti e don Francesco Antonio Fittipaldi che ha ordinato diaconi sabato durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto nella cattedrale di Santa Maria Assunta.
Partendo dall’indifferenza per Dio che abita la società di oggi, il presule si è rivolto a tutti i fedeli – e in particolare ai tanti giovani presenti – esortando “a testimoniare il Signore anche nella ‘banalità’ del quotidiano, dei momenti e dei piccoli gesti delle nostre giornate. È così che si cerca il senso della vita”. Poi, commentando la pagina evangelica di Giovanni, con le parole di Gesù “siete il sale della terra e la luce del mondo”, mons. Brambilla ha sollecitato i due nuovi diaconi transeunti: “Come il sale per dare sapore alle cose dovete immergervi dentro. E come la luce, per illuminarle, dovrete essere capaci di ’emergere’: le vostre opere rendano luce al Signore, questo il mio augurio”.