Medjugorje: “chiarire possibili confusioni connesse ad esperienze umane confuse o interessi non legittimi”

“Per evitare che questo tesoro di Medjugorje sia compromesso, è necessario chiarire alcune possibili confusioni che possono condurre gruppi minoritari a distorcere la preziosa proposta di quest’esperienza spirituale”. È quanto si legge nella seconda parte della Nota “La Regina della pace”, diffusa oggi dal Dicastero per la dottrina della fede. Dopo aver elencato i “frutti positivi” dell’esperienza spirituale di Medjugorje – primo fra tutti il messaggio della pace “intesa non soltanto come assenza di guerra ma anche in un senso spirituale” – di cui si autorizza il culto pubblico senza pronunciarsi sulla soprannaturalità, si sottolinea come se si leggono parzialmente alcuni messaggi, essi possono apparire “connessi ad esperienze umane confuse, ad espressioni imprecise dal punto di vista teologico o ad interessi non del tutto legittimi”, anche se qualche errore può non essere “dovuto a una cattiva intenzione, ma alla percezione soggettiva del fenomeno”. In alcuni casi, ad esempio, “la Madonna sembra mostrare una qualche irritazione perché non sono state seguite alcune sue indicazioni; avverte così su segni minacciosi e sulla possibilità di non apparire più”. Ma in realtà altri messaggi offrono una giusta interpretazione: “Quelli che fanno predizioni catastrofiche sono falsi profeti. Essi dicono: ‘In tale anno, in tale giorno, ci sarà una catastrofe’. Io ho sempre detto che il castigo verrà se il mondo non si converte. Perciò invito tutti alla conversione”. Ci sono poi messaggi per la parrocchia nei quali la Madonna sembra desiderare un controllo su dettagli del cammino spirituale e pastorale, “dando così l’impressione di volersi sostituire agli organismi ordinari di partecipazione”. Altre volte insiste sull’ascolto e l’accettazione dei messaggi, insistenza probabilmente provocata “dall’amore e dal generoso fervore dei presunti veggenti che con buona volontà temevano che le chiamate della Madre alla conversione e alla pace fossero ignorate”. L’insistenza diventa più problematica quando i messaggi “si riferiscono a richieste di improbabile origine soprannaturale, come quando la Madonna impartisce degli ordini circa date, posti, aspetti pratici, e prende decisioni su questioni ordinarie”. Il Dicastero per la Dottrina della Fede sottolinea invece un messaggio che può essere considerato come una sintesi della proposta del Vangelo attraverso Medjugorje: “Desidero avvicinarvi sempre di più a Gesù e al suo cuore ferito”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia