“Vorrei ringraziare questi popoli che mi hanno accolto con tanto calore, con tanto amore, e i loro governanti, che hanno aiutato tanto questa visita perché si svolgesse in ordine, senza problemi. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato a questo. Rendo grazie a Dio per il dono di questo viaggio! E rinnovo la mia riconoscenza alle autorità civili e alle Chiese locali, che mi hanno accolto con tanto entusiasmo. Dio benedica i popoli che ho incontrato e li guidi sulla via della pace e della fraternità!”. Sono le parole di omaggio con cui il Papa ha terminato, a braccio, la catechesi di oggi, dedicata al recente viaggio apostolico in Asia e Oceania, la cui ultima tappa è stata Singapore, “un Paese molto diverso dagli altri tre: una città-Stato, modernissima, polo economico e finanziario dell’Asia e non solo”. “Lì i cristiani sono una minoranza, ma formano comunque una Chiesa viva, impegnata a generare armonia e fraternità tra le diverse etnie, culture e religioni”, la fotografia di Francesco. “Anche nella ricca Singapore ci sono i piccoli, che seguono il Vangelo e diventano sale e luce, testimoni di una speranza più grande di quella che possono garantire i guadagni economici”.