“La soluzione alla stanchezza, paradossalmente, non è restare fermi per riposare. È piuttosto mettersi in cammino e diventare pellegrini di speranza”. Ne è convinto il Papa, che nel messaggio per la Giornata mondiale della gioventù, che quest’anno si celebra a livello diocesano il 24 novembre, lancia ai giovani un invito: “Camminate nella speranza! La speranza vince ogni stanchezza, ogni crisi e ogni ansia, dandoci una motivazione forte per andare avanti, perché è un dono che riceviamo da Dio stesso: egli riempie di senso il nostro tempo, ci illumina nel cammino, ci indica la direzione e la meta della vita”. “Chi di voi ha partecipato a una gara sportiva – non da spettatore ma da protagonista – conosce bene la forza interiore che serve per raggiungere il traguardo”, l’esempio scelto da Francesco sulla scorta di San Paolo: “La speranza è proprio una forza nuova, che Dio infonde in noi, che ci permette di perseverare nella corsa, che ci fa avere uno sguardo lungo che va oltre le difficoltà del presente e ci indirizza verso una meta certa: la comunione con Dio e la pienezza della vita eterna. Se c’è un traguardo bello, se la vita non va verso il nulla, se niente di quanto sogno, progetto e realizzo andrà perduto, allora vale la pena di camminare e di sudare, di sopportare gli ostacoli e affrontare la stanchezza, perché la ricompensa finale è meravigliosa!”.