Nel secondo trimestre del 2024, il tasso di occupazione nell’Ue si è attestato al 75,8% (20-64 anni), lo 0,2% in più rispetto al primo trimestre del 2024. A crescere maggiormente, tra il primo e il secondo trimestre, è stato il tasso di occupazione in Estonia (+1,0%), Lituania (+0,9) e Repubblica Ceca (+0,8). Stabile in Italia, Polonia e Slovacchia, mentre è diminuito in 6 Paesi dell’Ue, con Slovenia (-0,7%) e Finlandia (-0,4) in fondo alla lista. Accanto a questi dati, oggi Eurostat pubblica anche la situazione, sempre nel secondo trimestre del 2024, della percentuale di posti di lavoro non occupati, che è stato del 2,6% nell’area dell’euro (era al 2,9% nel primo trimestre del 2024) e del 2,4% nel secondo trimestre del 2024, in calo rispetto al 2,6% del primo trimestre del 2024 nell’Ue. Nella zona euro, sono rimasti vacanti una percentuale pari 2,3% dei posti di lavoro del settore dell’industria e della costruzione, e del 2,9% nel settore dei servizi (nella zona Ue le due percentuali valgono rispettivamente 2,2% e 2,7%). Belgio, Paesi Bassi (4,4%) e Austria (4%) sono i Paesi che hanno avuto il numero più alto di posti di lavoro non occupati. Sempre secondo Eurostat oggi, tra il primo e il secondo trimestre del 2024, 3,2 milioni di disoccupati di età compresa tra 15 e 74 anni nell’Ue hanno trovato un lavoro (il 24,0% di tutti i disoccupati nel primo trimestre del 2024), ma 6,8 milioni sono rimasti disoccupati. L’11% della popolazione attiva tra i 20 e i 64 anni non lavorava nel secondo trimestre del 2024.