Cile: vescovi su scandali di corruzione nel settore privato e pubblico: “Serve azione forte e decisa, fatti che generano sfiducia nelle istituzioni”

In un messaggio diffuso ieri, la Conferenza episcopale cilena esprime forte preoccupazione di fronte ai casi di corruzione, traffico di influenze, frode, abuso di informazioni privilegiate e appropriazione indebita di fondi pubblici, che coinvolgono sia individui del settore privato che pubblico. Situazione che sta suscitando crescente sconcerto tra la popolazione. “Questi fatti – si legge – esprimono una crisi etica di proporzioni e richiedono un’azione forte e decisa da parte degli organi chiamati a giudicare, dai quali ci si aspetta rapidità, obiettività e trasparenza; nonché il rispetto dell’onore delle persone, in particolare nella divulgazione delle informazioni”. La corruzione, fanno notare i vescovi, danneggia gravemente la giustizia sociale, generando “la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni essenziali del Paese e una perdita di prestigio nella vita politica, sociale ed economica”. Si avverte che questi fatti distruggono i legami di solidarietà tra le persone e favoriscono un relativismo morale che distrugge il senso di appartenenza e di comunità, favorendo l’egoismo nella condotta umana. La nota sottolinea che è particolarmente grave quando questi casi riguardano gli enti pubblici e i loro funzionari, evidenziando che, dal punto di vista della Dottrina sociale della Chiesa, l’amministrazione pubblica ha la responsabilità di amministrare le risorse dello Stato a beneficio del bene comune. “È particolarmente grave quando la corruzione colpisce quel ramo dello Stato che è chiamato a dirimere le controversie, come la magistratura”. La corruzione, inoltre, compromette il funzionamento del sistema democratico, e porta gradualmente “a uno stato di tensione sociale e di stanchezza, che finisce per giustificare i comportamenti abusivi e immorali, non solo dei potenti, ma anche della gente comune”. I vescovi, dunque, esortano: “Dobbiamo tutti reagire in modo appropriato a questi mali, i cui germi tendono sempre a diffondersi”, in particolare gli organi incaricati di indagare e sanzionare questi comportamenti sono esortati ad agire in modo drastico ed efficace.

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