Ius scholae: Sella (Associazione don Bosco 2000), “questione di giustizia e di civiltà”

“Bloccare lo Ius scholae significherebbe fare un passo indietro di umanità” si legge nel comunicato dell’Associazione don Bosco 2000, un tema che, nelle ultime settimane, è tornato a far parte dell’agenda politica. Nonostante il tanto parlare dell’ultimo periodo, lo Ius scholae ha subìto una battuta d’arresto anche da parte di Forza Italia, partito che lo aveva proposto. “Lo Ius scholae è una questione di giustizia e di civiltà – commenta Agostino Sella, presidente dell’associazione – chi nasce o cresce qui, frequenta le nostre scuole e condivide i nostri valori, dovrebbe avere il diritto di essere cittadino italiano a tutti gli effetti”. Una riforma che, qualora fosse approvata, potrebbe essere determinante per l’avvenire del Paese. “Ma questa riforma non riguarda solo i diritti individuali – prosegue Sella – riguarda anche il futuro del nostro paese”, perché “significherebbe far diventare italiani circa 600mila nuovi giovani cittadini”. Un numero che non passa inosservato e che, sempre secondo Sella, potrebbe “contrastare il declino demografico e portare nuova linfa a un paese che invecchia sempre più velocemente”. Una proposta che il presidente di Associazione don Bosco 2000 si augura non passi inosservata “perché è necessario pensare al futuro dell’Italia con responsabilità e lungimiranza”.

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