Papa a Singapore: alle autorità, no a “estremismo e intolleranza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il rispetto reciproco, la collaborazione, il dialogo e la libertà di professare il proprio credo nella lealtà alla legge comune sono condizioni determinanti del successo e della stabilità ottenuti da Singapore, requisiti per uno sviluppo non conflittuale e caotico, ma equilibrato e sostenibile”. Ne è convinto il Papa, che rivolgendosi alle autorità del Paese nella National University ha definito Singapore “un mosaico di etnie, culture e religioni che convivono in armonia”. “Il raggiungimento e la conservazione di questa positiva inclusività sono favoriti dall’imparzialità dei poteri pubblici, impegnati in un dialogo costruttivo con tutti, rendendo possibile che ognuno apporti il suo peculiare contributo al bene comune e non consentendo all’estremismo e all’intolleranza di acquisire forza e di mettere in pericolo la pace sociale”, la tesi di Francesco, che ha sottolineato come la Chiesa Cattolica a Singapore, “fin dall’inizio della sua presenza, ha offerto il proprio apporto peculiare al cammino di questa nazione, soprattutto nei settori dell’istruzione e della sanità, avvalendosi dello spirito di sacrificio e di dedizione dei missionari e dei fedeli cattolici”. “Sempre animata dal Vangelo di Gesù Cristo, la comunità cattolica è anche in prima linea nelle opere di carità, contribuendo in modo significativo agli sforzi umanitari e gestendo a questo fine diverse istituzioni sanitarie e molte organizzazioni umanitarie, tra cui la Caritas”, ha proseguito il Papa: “La Chiesa inoltre ha costantemente promosso il dialogo interreligioso e la collaborazione tra diverse comunità di fede, con spirito di apertura e rispetto reciproco, fondamentali per la costruzione di una società giusta e pacifica”. “Questa mia visita giunge a quarantatré anni da quando furono stabilite le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e Singapore”, ha spiegato Francesco: “Essa si propone di confermare nella fede i cattolici ed esortarli a proseguire con gioia e dedizione la collaborazione con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, per la costruzione di una società civile sana e coesa, per il bene comune e per una testimonianza cristallina della loro stessa fede”.

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