Persistono le difficoltà nella consegna degli aiuti umanitari e i gravi rischi per la sicurezza degli operatori a Gaza secondo l’ultimo aggiornamento fornito oggi dalle Ong internazionali che operano nell’enclave palestinese. La difficoltà nella consegna del materiale umanitario è riscontrata anche dallo staff di Terre des Hommes che fornisce materiale medico e kit di primo soccorso al partner locale Palestinian Medical Relief Society, operativo nella striscia e impegnato a portare aiuti ai bambini e alle bambine di Gaza e alle loro famiglie. “L’ultimo carico che abbiamo inviato contiene 130 pallets di materiale medico, tra cui medicinali, dispositivi medicali, kit igienici e per la salute materno infantile, kit di primo soccorso e materiali per laboratorio. Insieme ad altri 37 pallets di kit igienici e di primo soccorso”, dichiara Miriam Ambrosini, delegata per la Palestina, Libano e Iraq per Terre des Hommes Italia. “Con questo carico è possibile aiutare circa 70.000 persone”. Tutta una serie di disagi che si stanno verificando proprio mentre prende il via la campagna di vaccinazione contro la poliomelite. Ad oggi, grazie alle precedenti campagne di vaccinazione, coordinate dall’Oms e da Unicef, sono stati vaccinati 446mila bambini nella zona centrale della Striscia di Gaza. Ma il trasporto dei vaccini nei punti medici di accesso ora più che mai diventa una sfida. “Gli operatori umanitari non dovrebbero essere costretti a lavorare in condizioni così difficili e pericolose – spiega Terre des Hommes Italia – il governo israeliano deve facilitare un accesso sicuro e senza ostacoli per tutta l’assistenza umanitaria”.