Adozione: Aibi, in 7 orfanotrofi della Bolivia per favorire la de-istituzionalizzazione dei minori. In 6 mesi 66 su 299 hanno lasciato le strutture

Nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale “Oltre il nido – intervento multi-dimensionale a favore dei minori vulnerabili”, cofinanziato dalla Commissione per le adozioni internazionali (Cai) e dai sostenitori del progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio in Bolivia”, Aibi sta attualmente lavorando in sette orfanotrofi della Bolivia per favorire la de-istituzionalizzazione dei bambini, cercando di reintegrarli nelle loro famiglie o, laddove non sussistano le condizioni, supportare l’adozione nazionale.
Analizzando i dati degli ultimi 6 mesi, su 299 bambini accolti nei sette orfanotrofi seguiti da Aibi in Bolivia, 66 hanno lasciato la struttura. Il 53% di questi bambini (35 minori) è stato reintegrato nelle famiglie di origine, il 12% (8) ha trovato una nuova famiglia attraverso l’adozione. Su quasi 300 minori, ben 43 sono siano tornati a vivere in un contesto familiare: 35 minori reintegrati in famiglia e 8 adottati da famiglie boliviane. Un segnale positivo nella direzione della de-istituzionalizzazione. Il 35% dei bambini che hanno lasciato l’istituto non è stato, invece, né adottato né reintegrato in famiglia: questi minori sono stati trasferiti in un altro centro o sono usciti dal sistema di protezione al raggiungimento della maggiore età. Per quanto riguarda gli adolescenti reintegrati nelle famiglie d’origine, spesso hanno trascorso molti anni istituzionalizzati e il sistema di protezione cerca, all’ultimo momento, di restituire loro il diritto a una vita familiare ma questo reinserimento avviene spesso senza risolvere i problemi che li avevano condotti nei centri, rendendo il processo di reintegrazione fragile e potenzialmente instabile. L’8% delle adozioni nazionali e il 5,7% dei ricongiungimenti familiari non hanno infatti successo. “Negli ultimi anni – spiega aibi in una nota -, il sistema di protezione dei minori in Bolivia ha subito importanti cambiamenti. La de-istituzionalizzazione è ormai un concetto ampiamente riconosciuto e nessun centro di accoglienza è più considerato un luogo ideale per la crescita di un bambino. Nonostante questi progressi, la strada da percorrere è ancora lunga. L’adozione di bambini più grandi comporta sfide sempre più complesse per le famiglie e diventa essenziale offrire supporto prima, durante e dopo il processo per evitare fallimenti. Inoltre, è evidente la mancanza di politiche pubbliche efficaci per il rafforzamento delle famiglie. Una ricerca approfondita sul ricongiungimento familiare a livello nazionale potrebbe aiutare a mettere in luce queste lacune”.

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