Demenza: Federazione Alzheimer, “1.480mila le persone colpite in Italia ma nessuna diagnosi per 75% dei casi”. Appello al governo e convegno ad Imola

Sono 1.480mila le persone con demenza in Italia, destinate a diventare 2.300mila entro il 2050. A livello globale, il 75% di coloro che convivono con una forma di demenza non riceve una diagnosi, l’85% non ha accesso al necessario supporto post-diagnostico. Il 45% dei casi di demenza potrebbe essere evitato o ritardato intervenendo su 14 fattori di rischio:  perdita della vista non trattata, alti livelli di colesterolo Ldl, inattività fisica, fumo, eccessivo consumo di alcol, lesioni alla testa, ontatti sociali poco frequenti, obesità, ipertensione, diabete, depressione, disturbi dell’udito, insieme a scarsi livelli di istruzione e all’esposizione all’inquinamento atmosferico. In occasione del XIII Mese mondiale di settembre Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer’s Disease International lanciano un appello a governi, comunità e singoli individui: è urgente agire per aumentare la consapevolezza sulla demenza e combattere lo stigma. Un appello vene rivolto anche al Governo italiano perché porti il tema della demenza al G7 della salute che si terrà il prossimo 8 ottobre ad Ancona e attui interventi concreti. “Serve una strategia globale per combattere la demenza e serve ora: l’Italia si faccia portavoce dei diritti delle persone con demenza e delle loro famiglie per cambiare il futuro di questa condizione”, si legge tra l’altro nel testo.
Il 20 settembre ad Imola si terrà invece il convegno gratuito della Federazione Alzheimer “Costruire insieme una società a misura di persona con demenza. Esperienze di realtà inclusive in Italia”. Scuole, enti locali, uffici pubblici, negozi, musei racconteranno come hanno avviato progetti mirati a far sentire le persone con demenza e le loro famiglie sempre accolte, ascoltate e coinvolte attivamente.

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