Scuola: mons. Marino (Savona-Noli), “sa offrire un’ancora e un approdo ai cercatori e ai costruttori di pace, perché sa creare la civiltà del dialogo”

(Foto diocesi di Savona-Noli)

“Entro simbolicamente e in punta di piedi nelle vostre scuole, insieme con voi, giovani e adulti che siete in procinto di dare avvio a nuove esperienze di ricerca e di studio in questo prossimo anno scolastico. Vi riconosco pieni di gioia e di entusiasmo, perché il momento degli inizi è sempre un tempo esaltante e di attesa”. È quanto scrive il vescovo di Savona-Noli, mons. Calogero Marino, in una lettera indirizzata ai dirigenti scolastici della provincia di Savona, al personale docente e non docente, agli studenti e alle loro famiglie, per l’inizio del nuovo anno scolastico.
“Ancora entro nelle aule insieme a voi con la speranza che anima tutte le nostre giornate, nelle quali siamo come totalmente immersi alla continua ricerca del significato più autentico da offrire alla nostra vita – aggiunge il presule -. Vi auguro che la scuola quest’anno sia davvero il luogo in cui sperimentiate il gusto di preparare il futuro, mentre assaporate l’esperienza del presente, anche quello più imprevedibile e faticoso. Viviamo, infatti, momenti difficili nei quali proprio li presente risulta spesso troppo amaro ed il futuro molto incerto. Assurdi ed incomprensibili venti di guerre sconvolgono drammaticamente tante parti del mondo e coinvolgono soprattutto i bambini, i giovani, gli innocenti la cui amara vicenda grida a noi e a Dio l’unica parola di cui sentiamo oggi un assoluto bisogno: pace!”.
“La scuola non può non lasciarsi coinvolgere da questo urlo angoscioso, perché essa non è esente dalla complessità della vita, dalle incertezze e dalle contraddizioni del vivere – evidenzia il vescovo -. E possiede una risposta: sa offrire un’ancora ed un approdo ai cercatori e ai costruttori di pace, perché sa creare costantemente ed instancabilmente, anno dopo anno, la civiltà del dialogo; è palestra di umanità, una sorta di antidoto contro la disgregazione dell’odio; è serbatoio vivace di energie fresche che attendono quasi spasmodicamente un confronto serrato ed intelligente con la cultura e con li mondo per denunciare l’assurdità del male e proporre gesti concreti di amore”.
“In tale confronto le differenze stemperano la loro naturale asprezza e si presentano come una autentica ricchezza per la costruzione della città dell’Uomo – continua -. In questo senso la scuola diventa un esigente esempio di inclusione, una appassionante ricerca del miglior modo di sperimentare al convivenza ed un eccezionale laboratorio di speranza. Non possiamo non riconoscerle, allora, l’indispensabile ed insostituibile valore formativo e spirituale che essa da sempre porta con sé, perché la società ha oggi, più che mai, urgente bisogno di giovani formati, propositivi, creativi, innovativi e soprattutto critici nei confronti di atteggiamenti troppo diffusi ma nemici giurati dell’uomo: la superficialità, l’indifferenza, l’apatia e la mediocrità”.
“Buon anno scolastico a tutti, dunque, in attesa che io possa entrare anche quest’anno nei vostri istituti, questa volta non solo metaforicamente, per incrociare i vostri volti e le vostre domande e per confrontarmi con i desideri di bene che agitano il vostro cuore”, conclude mons. Marino.

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