Scuola: Fidae, riunito oggi a Roma il Consiglio nazionale. Sinodalità, innovazione, mobilità internazionale, attenzione a ogni studente

Il Consiglio nazionale della Fidae si è riunito in presenza, a Roma, presso la sede nazionale di Via della Pigna 13/a  per la sessione dei lavori ordinaria di fine estate. Il Consiglio, si legge in un comunicato appena diffuso, “in previsione della fine del suo mandato, ha mosso i primi passi per organizzare le diverse fasi del rinnovo delle cariche, provinciali, regionali, nazionali: un’occasione doverosa per ricordare a tutti che il servizio che viene assunto è funzionale a favorire un cammino di comunione delle scuole cattoliche aderenti”. La presenza di Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio Uneso della Cei e membro del Consiglio nazionale della scuola cattolica, “ha invitato i membri del Consiglio nazionale a prendere coscienza dello stile sinodale a cui sono chiamati a essere e a vivere le scuole cattoliche aderenti, che sono ontologicamente parte integrante della missione di evangelizzazione della Chiesa, e delle difficoltà che non infrequentemente le nostre scuole incontrano per la loro sopravvivenza”. Proprio per questo motivo, anche in previsione della celebrazione dell’80°anniversario di fondazione, che inizierà a partire dal convegno di novembre 2024, la Fidae crede nell’importanza della sua identità di rappresentanza della scuola cattolica, e di servizio a sostegno alla progettazione e all’innovazione pedagogica, alla formazione per l’accesso ai bandi di finanziamento, e alla mobilità internazionale, “consapevoli – si legge ancora nel comunicato – che la missione della nostra federazione è quella di rendere un servizio educativo alle nuove generazione, in un contesto di continuo cambiamento culturale e sociale.  Siamo pertanto persuasi – conclude la Fidae – che il prossimo Giubileo 2025, che invita ad essere ‘peregrinantes in spem’, possa permettere alle scuole paritarie federate di sostenersi reciprocamente e solidalmente, credendo e lottando per continuare a essere ‘scuole libere’ di educare alla vita buona del Vangelo”.

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