Cambiamenti climatici: Save the Children, “un bambino su tre esposto a ondate di calore estreme nel mondo. Solo a luglio di quest’anno, 170 milioni i minori colpiti”

(Foto Save the Children)

“Un terzo della popolazione infantile mondiale, ovvero 766 milioni di bambini, è stata esposta a ondate di calore estreme nel periodo compreso tra luglio 2023 e giugno 2024, quando le temperature hanno raggiunto nuovi record”. Lo rivela una nuova indagine di Save the Children, realizzata analizzando le immagini satellitari delle temperature superficiali nel mondo.
Nello stesso periodo, “344 milioni di bambini – il 15% del totale mondiale – hanno sperimentato, nel luogo dove vivono, la temperatura più alta registrata almeno dal 1980, mentre il numero di minori colpiti da ondate di calore estreme è raddoppiato nell’ultimo anno rispetto a quello precedente. 170 milioni di minori sono stati colpiti dal caldo estremo solo nel luglio di quest’anno, mese che ha registrato temperature senza precedenti a livello globale, compreso il giorno più caldo mai registrato”.
I bambini di tutto il mondo, spiega l’organizzazione, “stanno vivendo ondate di calore più intense e frequenti a causa della crisi climatica, che mette a rischio la loro salute fisica e mentale e diritti come l’istruzione”. Infatti, “i bambini sono più vulnerabili degli adulti agli effetti del caldo, come ad esempio i colpi di calore, perché il loro corpo ha una minore capacità di regolazione della temperatura. Inoltre, il loro sistema respiratorio e immunitario è ancora in fase di sviluppo, il che li rende più suscettibili agli impatti negativi sulla salute della scarsa qualità dell’aria che spesso accompagna queste situazioni climatiche. Il caldo estremo sta portando a un aumento dei ricoveri ospedalieri dei minori, alla diffusione di condizioni respiratorie come l’asma, oltre ad avere un impatto sulla salute mentale e sullo sviluppo generale dei bambini. Le ondate di calore stanno anche aggravando le disuguaglianze esistenti e l’insicurezza alimentare e hanno un impatto anche sull’istruzione, causando chiusure delle scuole e una riduzione delle capacità di apprendimento”. Nei mesi di aprile e maggio 2024, “più di 210 milioni di bambini hanno perso giorni di scuola a causa del caldo estremo. Nella provincia più popolosa del Pakistan, il Punjab, almeno 26 milioni di bambini, ovvero il 52% di tutti gli alunni del Paese di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, a maggio hanno saltato le lezioni a causa del caldo estremo.
Nelle zone di conflitto, l’effetto combinato delle ondate di calore e delle crisi umanitarie mette ulteriormente in pericolo i bambini che già vivono in condizioni precarie.

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