Paralimpiadi: 24 atleti austriaci ai Giochi di Parigi. “La comunità sportiva diocesana è aperta a tutti”

Peppi Frank e Josef Eppensteiner, presidenti dell’Associazione sportiva delle diocesi austriache (DsgÖ), sperano che i Giochi paralimpici estivi di Parigi, che inizieranno il 28 agosto, abbiano “un grande successo e ampio impatto”. “Molti atleti alle Paralimpiadi sono modelli di gioia di vivere e i loro risultati sono notevoli”, hanno detto Frank e Eppensteiner in un odierno comunicato. Lo sa soprattutto il DsgÖ, perché da anni rendere possibile lo sport alle persone con disabilità è una questione che sta a cuore agli atleti austriaci che fanno riferimento alla comunità cristiana. 7 atlete e 17 atleti gareggeranno in undici sport per l’Austria, con la concreta possibilità di vincere molte medaglie. “L’attenzione dovrebbe ora concentrarsi maggiormente sui grandi risultati degli atleti ai Giochi paralimpici”, hanno detto i due funzionari del DsgÖ. “La comunità sportiva diocesana è una comunità aperta a tutti. Diamo valore alle esperienze sportive condivise con le persone con disabilità e con le persone emarginate. L’accento è posto sull’armonia del corpo e dell’anima”. Uno degli obiettivi dello sport per i portatori di disabilità è aumentare l’accettazione e la fiducia nella diversità della vita. Parigi è ritenuto anche “un buon simbolo dei diritti umani” perché lì furono proclamati i diritti umani universali nel 1948. Secondo il comunicato, il DsgÖ spera anche in un ulteriore effetto simbolico ed educativo dai Giochi paralimpici: invece di passare ore a giocare sullo smartphone o sulla playstation, “i bambini e i giovani dovrebbero spesso dire: il nostro social network si chiama outdoors”. In questo senso gli atleti parrocchiali hanno apprezzato anche il lavoro di volontariato nelle numerose società sportive.

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