Diocesi: Cefalù e Obala (Camerun), ordinati sacerdoti due seminaristi preparatisi in Italia. Presentato il progetto di un Centro di formazione professionale

Wilfried e Gabriel ordinati sacerdoti con il rettore, il vicario e una rappresentanza della comunità diocesana (Foto Diocesi di Cefalù)

“Le Chiese sorelle di Cefalù, in provincia di Palermo (Italia), e di Obala, in Camerun (Africa), gioiscono insieme per i frutti del loro cammino di fraternità e collaborazione, intrapreso negli ultimi cinque anni sotto la guida dei vescovi di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, e di Obala, mons. Sosthène Léopold Bayemi Matjei”. Lo si legge in una nota diffusa dalla diocesi siciliana. “Questo percorso è stato avviato nel 2019 con l’accoglienza presso il seminario di Cefalù dei seminaristi Gabriel Ewodo Evina Messomo e Wilfried Michel Ebode Atangana” che ieri “sono stati ordinati sacerdoti in Camerun circondati dalle proprie famiglie e da una rappresentanza della comunità diocesana di Cefalù”. A presentarli al vescovo di Obala e alla comunità diocesana, il rettore del seminario vescovile di Cefalù, don Calogero Cerami, “che in questi anni ha seguito il cammino vocazionale e la formazione di questi due giovani. Un’occasione preziosa in cui le due Chiese hanno camminato insieme, arricchendosi reciprocamente sia dal punto di vista pastorale che sociale, in linea con una nuova visione missionaria della Chiesa universale”. Un “ulteriore segno tangibile di questa consolidata collaborazione è la costruzione di Casa Betania ad Obala, una scuola di formazione professionale. Il progetto, ideato dall’architetto cefaludese Salvatore Curcio, “mira a creare un ambiente educativo moderno e funzionale, dove i giovani possano acquisire competenze professionali e formazione tecnica”.

“L’idea di questo progetto – dichiara mons. Marciante – nasce da una nuova visione conciliare della missionarietà intesa come sollecitudine reciproca tra le Chiese sparse nel mondo. Siamo andati ad Obala con una missione ben precisa: quella di creare nella diocesi delle strutture per aiutare i giovani a non andare via dalle loro terre”. Il Centro di formazione sarà costituito da due scuole integrate: una per la formazione di operai specializzati nei settori dell’impiantistica, dell’edilizia e dell’agricoltura, e l’altra per la formazione di tecnici qualificati in architettura, ingegneria e fisica tecnica degli impianti.

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