Incendi in Grecia, Bosnia Erzegovina e Albania: attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue. Aiuti anche dall’Italia

Brucia il Parco nazionale della Sutjeska, in Bosnia Erzegovina dove circa 150 ettari di foresta secolare di conifere sono in fiamme. E bruciano i boschi a nord di Atene, in questa estate torrida. I due Paesi hanno attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue e il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze della Commissione europea ha subito inviato risorse antincendio aeree e terrestri: due aerei antincendio dall’Italia, un elicottero dalla Francia e uno dalla Serbia, oltre a squadre antincendio terrestri da Repubblica Ceca, Francia, Italia, Serbia e Romania. In Grecia i vigili del fuoco rumeni, maltesi e moldavi sono già al lavoro. Domani invece arriverà in Albania un aereo militare dalla Romania con una capacità di 6 tonnellate di acqua. “La Commissione sta monitorando attentamente la situazione ed è pronta a dispiegare ulteriore assistenza se necessario”, dice una nota da Bruxelles. Si legge, inoltre, che l’Ue ha potenziato il suo equipaggiamento della protezione civile, che ora ha 28 aerei e 4 elicotteri dislocati in 10 Stati membri, mentre oltre 540 vigili del fuoco provenienti da 12 Paesi durante la stagione degli incendi boschivi, sono distribuiti in luoghi chiave in tutta Europa, pronti ad assistere i vigili del fuoco locali quando necessario. Di oggi anche la notizia di un ordine di produzione di dodici aerei anfibi antincendio, per incrementare ulteriormente la flotta di rescEU: inviato alla Canadian Commercial Corporation, sarà finanziato dalla Commissione europea e il primo lotto sarà disponibile entro la fine 2027.

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