Papa Francesco: all’udienza generale, “accogliere la Parola di Dio, per poi darla alla luce con la vita e la predicazione”

“Così avviene anche per la Chiesa: prima accoglie la Parola di Dio, per poi darla alla luce con la vita e la predicazione. La seconda operazione è sterile senza la prima”. Lo ha detto Papa Francesco, stamani, durante l’udienza generale, nell’Aula Paolo VI, la prima dopo la sosta a luglio. Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”, ha incentrato la sua meditazione sul tema: “Incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria vergine. Come concepire e dare alla luce Gesù” (Lettura: Lc 1,30-31.34-35). “Anche alla Chiesa, di fronte a compiti superiori alle sue forze, viene spontaneo porre la stessa domanda: ‘Come è possibile questo?’. Come è possibile annunciare Gesù Cristo e la sua salvezza a un mondo che sembra cercare solo benessere in questo mondo? Anche la risposta è la stessa di allora: ‘Riceverete la forza dallo Spirito Santo […] e di me sarete testimoni'”, ha aggiunto il Pontefice.
Nelle parole del Papa, un messaggio chiaro: “Senza lo Spirito Santo la Chiesa non può andare avanti, la Chiesa non cresce, la Chiesa non può predicare”, ha detto parlando a braccio. Nella sua catechesi il Papa ha poi spostato il focus da “quello che si dice della Chiesa” a ciò che “vale per ogni singolo battezzato”. “Ognuno di noi si trova a volte, nella vita, in situazioni superiori alle proprie forze e si domanda: ‘Come posso affrontare questa situazione?’. Aiuta, in questi casi, ricordare e ripetere a sé stessi quello che l’angelo disse alla Vergine prima di congedarsi da lei: ‘Nulla è impossibile a Dio’ (Lc 1,37)”. Quindi, l’esortazione: “Riprendiamo allora anche noi, ogni volta, il nostro cammino con questa confortante certezza nel cuore: ‘Nulla è impossibile a Dio'”.

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