Scambio prigionieri: Cools (Consiglio d’Europa), inaccettabile usare attivisti detenuti come “moneta di scambio per liberazione criminali”

“Rinnovo l’appello per la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli attivisti politici contro la guerra e i prigionieri di coscienza in Russia e nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina, detenuti per aver espresso le loro opinioni”. A scriverlo è il presidente del Consiglio dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, Marc Cools, in una dichiarazione rilasciata oggi, per dire la sua soddisfazione per la liberazione degli oppositori politici avvenuta nella notte tra l’1 e il 2 agosto. Cools esprime solidarietà “a tutti i detrattori della guerra che restano illegalmente privati della libertà o subiscono persecuzioni”: nell’elenco ci sono i consiglieri comunali Alexei Gorinov, Oleg Nepein e Anatoly Arseev e “molti altri rappresentanti eletti a livello locale e regionale, difensori dei diritti umani, giornalisti, giovani attivisti e oppositori politici”. Il presidente esorta a continuare a fare pressione perché siano liberati. E definisce “inaccettabile” la detenzione di coloro che si sono opposti alla guerra o “ai regimi dittatoriali al potere”, così come lo è “la presa in ostaggio da parte della Federazione russa di cittadini occidentali da usare come moneta di scambio per la liberazione di criminali”.

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