Ecumenismo: Sae, si chiude oggi l’incontro su “religioni e terra” a Camaldoli

La bramina induista Jaya Murthy, la monaca zen soto Elena Seishin Viviani e il teologo musulmano Adnane Mokrani, una voce nota e apprezzata al Sae. Questi i relatori della tradizionale tavola interreligiosa della sessione Sae, che si chiude oggi a Camaldoli sul tema “Religioni e terra”. Introdotto e moderato dal teologo Simone Morandini, del Comitato esecutivo, l’incontro – riferiscono i promotori – “ha fatto emergere in un clima armonico una convergenza di visioni e sensibilità, oltre a elementi teologici e culturali propri di ciascuna tradizione”. “Ogni esistenza in questo mondo nasce dalla terra, luogo d’origine a cui dobbiamo ritornare”, ha detto Murthy: “Per un induista tutto è sacro: la terra e le cose animate e inanimate. L’uomo è ospite o figlio della terra. La terra è indubbiamente la madre e il fondamento da cui emergono tutte le esistenze. Ecco perché è considerata come una dea speciale”. “Oggi parlare di buddhismo è anacronistico: ci sono tanti buddhismi che si ritrovano nel risveglio del Buddha”, ha esordito Viviani, spiegando che iIl Buddha dharma “è una religione a tutti gli effetti: contiene il mito, il rito e il sacro. Il fatto che una religione non nomini Dio non vuol dire che non parli di assoluto”. Citando “L’Uomo planetario” di Ernesto Balducci Viviani ha detto che “tutte le religioni devono rifondarsi, sono chiamate a una trasformazione, a una presa di responsabilità. Possono ispirarsi reciprocamente senza creare sincretismi. Il precetto di non nuocere, la nonviolenza, è il primo precetto buddhista che ricorre anche nella tradizione induista”. Mokrani ha sottolineato l’esigenza di guarigione delle religioni da malattie come il populismo, il fondamentalismo, il nazionalismo, la religione come ideologia di guerra e distruzione, il razzismo e il tribalismo religioso: “La religione è come il sangue che porta vita e anche virus. Come purificare le religioni soprattutto dalla tentazione del potere e del dominio, come disarmarle? La loro conversione è fondamentale”.

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