Entrerà in vigore il prossimo 4 agosto una direttiva rivista sulle emissioni industriali, che aggiorna le modalità di rilascio dei permessi per gli impianti inquinanti. L’obiettivo è, spiega la Commissione europea “ridurre le emissioni in aria, acqua e terra da grandi impianti industriali e dai più grandi allevamenti di suini e pollame”. Oltre a muovere nella direzione di un ambiente più sano per le persone e il pianeta, la direttiva punta a stimolare l’innovazione tecnologica, premiando i pionieri e orientando gli investimenti industriali nel senso della transizione dell’Europa verso un’economia più pulita, a zero emissioni di carbonio, più circolare e competitiva. Gli Stati membri hanno due anni di tempo per adattare le proprie normative alla nuova direttiva, in modo tale che, secondo le previsioni, entro il 2050 le emissioni di inquinanti atmosferici (Pm2.5, So2, Nox e Nmvoc) si riduca fino al 40% rispetto ai livelli del 2020. Inoltre, segnala sempre la Commissione, è la prima legge ambientale dell’Ue a “sancire il diritto delle persone a chiedere un risarcimento per i danni alla salute causati da inquinamento illegale”.