“La Stella di Greccio” arriva a Todi per il festival “Liberare la bellezza”. Giovedì 1° agosto, alle 22.30, il film sulla nascita del presepio sarà proiettato ai Giardini “Amici dell’orto” in via Tremoli, a chiusura della prima giornata del festival diretto da Alberto Di Giglio. Giornata che sarà aperta – alle 20.30 – da uno dei più grandi classici del cinema sulla religione: “La via lattea” di Luis Bunuel.
“Il festival nasce dall’idea che viviamo dentro una bellezza inibita dalle contraddizioni della modernità – spiega Di Giglio – ma che pure è presente come aspirazione universale e quale realtà di fatto nei segni paesaggistici, artistici e culturali del nostro paese. Si tratta solo di liberarla permettendole di fiorire. Todi da questo punto di vista, con la sua armonia che è un unicum anche in una regione tutta straordinaria come l’Umbria, è lo scenario ideale di una simile manifestazione; e lo è anche il magnifico Giardino degli Amici dell’Orto che da più di un secolo vive come parte nascosta ed essenziale delle bellezze di Todi. Ma cos’è la bellezza? È certamente un fatto esteriore, ce lo dice Todi stessa coi suoi monumenti magnifici; ma è soprattutto un fatto interiore senza il quale quei monumenti resterebbero scheletri senza vita”.
Il festival prosegue fino al 18 agosto con un programma che prevede, tra l’altro, un recital con Riccardo Leonelli e Claudia Koll, una mostra dedicata a Fellini e il sacro, uno spettacolo su Giovanna d’Arco, un incontro con Davide Rondoni e film come “Brigitte Bardot Forever” di Lech Majewski, “Così lontano, così vicino” di Wim Wenders, “Chiara” di Susanna Nicchiarelli, “La leggenda del santo bevitore” di Ermanno Olmi, “Francesco di Assisi” di Liliana Cavani.
“La Stella di Greccio” è il primo film della storia del cinema a narrare la nascita del presepio e a scegliere il registro della commedia per raccontare la figura di Francesco d’Assisi. Scritto e diretto da Arnaldo Casali e interpretato da frate Alessandro Brustenghi, il film è stato prodotto da ConfraTerni in collaborazione con Istess Cinema. Interamente girato in Umbria, si basa rigorosamente a fonti francescane ben note agli studiosi ma finora mai utilizzate da cinema, teatro e televisione e propone la figura di Francesco d’Assisi in una chiave totalmente nuova, che recupera l’umorismo del santo che emerge fortemente dai ricordi dei compagni ma è rimasto “nascosto” fino ad oggi e mostrare Francesco – finalmente – nella sua autentica dimensione di “giullare di Dio” ovvero attore, regista, comico. Lo scorso gennaio è stato proiettato alla Filmoteca Vaticana e consegnato a Papa Francesco, ricevendo l’apprezzamento anche di Liliana Cavani, alla quale è dedicato.