“Libertà, diversità e creatività non sono compatibili con l’insulto alle credenze degli altri, né con la loro presa in giro, in modi che non hanno nulla a che fare con le qualità dell’uomo”. A ricordarlo sono gli ordinari cattolici di Terra Santa che in un comunicato commentano la cerimonia di apertura delle Olimpiadi in corso a Parigi. “Il cristianesimo è stato il primo a preservare le libertà, proteggere la diversità e preservare la dignità e i diritti umani. Pertanto – si legge nella nota – non accettiamo l’insulto di alcuni gruppi, sapendo che ogni essere umano è a immagine e somiglianza di Dio ed è chiamato alla salvezza”. Ed ancora: “Se il rispetto e l’amicizia sono valori fondamentali nella cultura dei Giochi Olimpici, come può il Comitato Olimpico accettare che i suoi valori vengano violati?”. “La libertà è una responsabilità importante nella storia dell’umanità – aggiungono gli ordinari cattolici di Terra Santa –. Prendere in giro le credenze degli altri rivela una tendenza nascosta a reprimerle, che può portare chi la commette a pratiche non accettabili per i valori della democrazia”. Per gli ordinari “Ciò che è accaduto indica una completa ignoranza dei concetti di libertà e dignità umana, e ciò pone una questione molto preoccupante per il futuro dell’umanità, perché sfruttare una piattaforma globale in questo modo significa un declino della convergenza globale uomo-civiltà al livello più basso nelle relazioni umane, e di conseguenza l’assenza di accettazione della diversità nella vita. Quindi implica un comportamento sociale che porta all’emergere della tendenza abolizionista ed escludente verso l’altro”. Il comunicato termina con la richiesta agli organizzatori della cerimonia “di rettificare l’errore e offrire delle scuse pubbliche e franche a tutti coloro i cui sentimenti sono stati feriti e la cui santità è stata derisa in tutto il mondo”.