Striscia di Gaza: Oms, arrivate in Spagna 16 persone bisognose di cure mediche. 15 sono bambini

Sedici persone provenienti da Gaza con condizioni mediche complicate sono arrivate ieri in Spagna per ricevere cure, attraverso un corridoio (umanitario) di evacuazione che coinvolge l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e numerosi partner. Quindici di loro sono bambini, di età compresa tra 3 e 17 anni. Anche la madre di uno dei bambini sarà curata in Spagna. I pazienti erano ricoverati in ospedale in Egitto da diversi mesi, dopo essere stati evacuati da Gaza. Sono una piccola parte delle migliaia di altri bambini e adulti che necessitano di accesso a cure mediche specializzate al di fuori di Gaza. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms-Who) che attraverso il suo direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, esprime gratitudine alla Spagna per questa accoglienza e all’Egitto per aver favorito il trasporto. L’Oms riferisce che “13 bambini hanno lesioni complesse, uno ha una patologia cardiaca cronica e l’altro convive con il cancro. I bambini, accompagnati da 25 familiari e altre persone che li accudiscono, si trovano in Egitto da prima del 6 maggio, data in cui l’evacuazione è diventata quasi impossibile con la chiusura del valico di Rafah. Da allora solo 23 persone sono state evacuate attraverso il valico di Kerem Shalom”. Dall’ottobre 2023, circa 5.000 persone sono state evacuate per cure fuori Gaza, di cui oltre l’80% ha ricevuto cure in Egitto, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Altri 10mila devono ancora essere evacuati. “Questi bambini sono solo la punta dell’iceberg. Migliaia di persone di tutte le età rimangono ancora a Gaza che necessitano di essere evacuate dal punto di vista medico e rischiano di morire se non riescono ad accedere rapidamente alle cure mediche avanzate di cui hanno bisogno”, afferma Hanan Balkhy, direttore regionale dell’Oms per il Mediterraneo orientale. “I pazienti che necessitano di evacuazione al di fuori della Striscia di Gaza devono poter uscire, preferibilmente in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, ma anche in Egitto o Giordania e poi oltre”. L’evacuazione di oggi verso la Spagna è stata sostenuta attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue in collaborazione con l’Oms. Il Palestine Children’s Relief Fund ha facilitato la documentazione dei pazienti e le approvazioni dell’evacuazione. Il governo egiziano ha sostenuto le loro cure mentre erano lì, e la Spagna sta fornendo un sostegno simile. I bambini saranno curati in vari ospedali in tutta la Spagna. L’Oms, si legge nella nota, “incoraggia altri paesi a seguire questo esempio”.

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