Venezuela: Amnesty International in vista delle elezioni presidenziali, “autorità garantiscano e rispettino i diritti di tutti, negli ultimi anni commessi possibili crimini contro l’umanità”

In vista delle elezioni presidenziali previste per domenica 28 luglio 2024, Amnesty International denuncia l’escalation di repressione che ha caratterizzato il periodo elettorale e ha lanciato un allarme sulla situazione nel Paese nelle prossime settimane. A questo proposito, Ana Piquer, direttrice per le Americhe di Amnesty International, ha dichiarato: “Negli ultimi anni il Venezuela ha attraversato uno dei periodi più deplorevoli nella storia dei diritti umani del Paese. Le autorità che hanno detenuto il potere statale almeno dal 2014 a oggi hanno commesso gravi e massicce violazioni dei diritti umani, compresi possibili crimini contro l’umanità, e hanno condotto il Paese in una complessa emergenza umanitaria, che ha spinto oltre il 25% della popolazione a lasciare il Venezuela, abbandonando le proprie case e famiglie. Questo contesto di repressione, bisogno e ricerca di una vita dignitosa definisce e caratterizza l’imminente elezione presidenziale”.
Prosegue Piquer: “I mesi che precedono queste elezioni sono stati segnati da incessanti attacchi allo spazio civico, decine di arresti arbitrari, sparizioni forzate, torture, rappresaglie contro commercianti e fornitori di servizi all’opposizione e misure amministrative arbitrarie e abusive. In un contesto di minacce, censura e persecuzione, chiediamo che le autorità garantiscano e rispettino inequivocabilmente i diritti di tutte le persone in Venezuela durante e dopo questo 28 luglio”.
Infine, Amnesty International chiede “con forza il rilascio immediato e incondizionato di tutte le persone detenute arbitrariamente per motivi politici nel Paese, tra cui Rocío San Miguel, Javier Tarazona e Carlos Julio Rojas. Chiediamo inoltre che si astengano da ulteriori detenzioni arbitrarie, sparizioni forzate e atti di tortura contro chi la pensa diversamente e contro chi difende i diritti umani. La politica di repressione del governo deve cessare immediatamente”.

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