Incendio a Vieste: mons. Moscone (arcivescovo), “un autentico gesto criminale commesso contro l’umanità di oggi e di domani”

“Va denunciato innanzitutto che si tratta di un devastante incendio appiccato, e non a caso, proprio nel giorno anniversario del tragico incendio che devastò Peschici il 24 luglio di 17 anni fa e che questo di oggi è stato il quinto tentativo occorso in questa settimana di appiccare fuoco proprio nel bosco sovrastante la fascinosa baia viestana S. Felice. Ma ancor più va denunciato che i roghi funesti sono chiaramente provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e verso la popolazione del nostro Gargano, un territorio che dà futuro solo se tutti insieme siamo capaci di preservarne la sua identità e la sua bellezza: quanto accaduto quest’oggi è un autentico gesto criminale commesso contro l’umanità di oggi e di domani, messo in atto da piromani, inviati certamente da mandanti, motivati da pura logica criminale e fomentata da meri interessi personali”. Sono queste le parole di mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo, riferendosi al vasto incendio di oggi che ha interessato il bosco di Baia San Felice nel territorio di Vieste, causando danni e disagi. “Tutte le nostre azioni individuali, lo ribadisco con forza, devono essere sempre attente e rispettose del Creato che adorna il nostro meraviglioso Gargano, ricco di boschi, pinete, spiagge, luoghi panoramici, camping, piazze, vicoli e strade, con gesti e scelte che ci rendono autentici operatori di Giustizia e Pace”, prosegue il presule, porgendo solidarietà e vicinanza ai turisti, oltre che ringraziamenti alle Forze dell’Ordine e ai volontari di Protezione civile impegnati; inoltre il plauso ai cittadini di Vieste “per l’opera di accoglienza e solidarietà verso i turisti, nostri ospiti, che alimentano in modo bello la nostra proposta di un’economia accogliente”. Nel suo messaggio mons. Moscone rivolge la sua solidarietà e personale vicinanza al sindaco di Vieste, “appoggio pienamente l’opera fattiva svolta e condivido la sua denuncia del grave misfatto operato in uno dei luoghi più belli dal punto di vista paesaggistico e naturalistico del nostro amato Gargano da mani di criminali che tentano di distruggere la nostra bella terra e mettono a repentaglio l’economia turistica del territorio che si adopera nell’accoglienza di milioni di persone mostrando sempre autentica professionalità e sensibilità”.

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