Migranti: Unicef e Unhcr a Lampedusa, “rafforzare l’accoglienza e il supporto a minori e persone vulnerabili”

Si è conclusa oggi la visita a Lampedusa di una delegazione di rappresentanti dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e Unicef, che ha visitato l’hotspot ed incontrato le autorità. Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, e Nicola Dell’Arciprete, coordinatore per l’Italia dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, hanno riscontrato con favore “i rapidi e regolari trasferimenti dall’isola e sottolineano la necessità di prestare particolare attenzione alle persone con bisogni specifici, incluso i minorenni, affinché vengano prontamente individuate e accolte in strutture adeguate”. Unhcr e Unicef auspicano inoltre che “le nuove procedure di identificazione si svolgano nel rispetto dei diritti delle persone di minore età, garantendone l’ascolto e adeguato supporto, anche in termini di mediazione linguistica”. Nel 2024 l’isola di Lampedusa si conferma come il principale punto di arrivo per i rifugiati e i migranti che percorrono la rotta del Mediterraneo centrale. Al 15 luglio, oltre 30mila richiedenti asilo e migranti sono sbarcati sulle coste italiane, di cui 3.700 minori stranieri non accompagnati. Guardando agli arrivi, è evidente il calo rispetto a quanto registrato nell’anno precedente. Resta molto alto però il numero di persone morte e disperse nel Mediterraneo Centrale, quasi 900 da gennaio a oggi secondo gli ultimi dati. Unhcr e Unicef continuano a supportare con team dedicati le autorità italiane, in collaborazione con le agenzie nazionali ed europee e gli altri partner, per fornire informazioni ai nuovi arrivati, assicurare loro accesso al territorio e alle procedure di asilo, per una pronta individuazione e la tempestiva presa in carico dei minorenni e delle persone più vulnerabili presso servizi e cure specializzati.

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