Gaza: Save the Children, “indignati per la violenza incessante e sproporzionata contro i bambini palestinesi”

“A quasi 10 mesi dall’inizio di questa orribile guerra, la distruzione delle vite dei bambini e il disprezzo per ogni forma di tutela legale, non accennano a interrompersi. Le forze militari israeliane continuano a restringere l’area dichiarata ‘umanitaria’. I civili sono costantemente sottoposti a ordini di evacuazione da aree precedentemente considerate sicure. A Khan Younis, migliaia di famiglie stanno fuggendo dai bombardamenti aerei israeliani a seguito di nuovi ordini di trasferimento che non hanno lasciato il tempo sufficiente ai civili per sapere quali aree devono lasciare o dove devono andare”. Lo ha dichiarato Jeremy Stoner, direttore regionale per il Medio Oriente di Save the children. “Secondo il ministero della Sanità, almeno 84 persone sono state uccise in un giorno, tra cui 24 bambini. Gli operatori sanitari dichiarano di essere sopraffatti da centinaia di casi all’ospedale Nasser e di non avere le scorte mediche per curare i pazienti. A Gaza non c’è più posto per le famiglie e ovunque vadano rischiano di essere prese di mira”, ha proseguito Stoner. “I bambini della Cisgiordania occupata non sono risparmiati dalla violenza. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che il numero delle vittime tra i bambini è aumentato di quasi il 250% negli ultimi nove mesi. Un’incursione nel campo profughi di Tulkarem sta mettendo a rischio altri bambini: la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che le forze israeliane stanno ostacolando i movimenti del loro team e non riescono a raggiungere tutti i feriti”. “Siamo indignati per la violenza incessante e sproporzionata contro i bambini palestinesi – ha sottolineato Stoner –. Non possiamo permettere che tutto questo diventi la norma. Quelli che sono sopravvissuti vivono in condizioni disumane e di stress estremo. Dobbiamo proteggerli. Sono bambini. È necessario un cessate il fuoco immediato e permanente e l’individuazione delle responsabilità per tutti i crimini commessi. Senza responsabilità, i bambini non saranno mai al sicuro”.

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