Istituto Pastorale Pugliese: si chiude il percorso formativo triennale sulle parrocchie “Chiesa, cultura e cittadinanza”

Dal 22 al 26 luglio, presso l’Oasi dei Martiri Idruntini di Santa Cesarea Terme (Le), si conclude il percorso triennale di formazione pastorale “Parrocchie sinodali e missionarie” con il tema “Cultura e cittadinanza”. Circa cinquanta delegati dalle diverse diocesi pugliesi stanno partecipando a questa settimana formativa proposta dall’Istituto Pastorale Pugliese, presieduto da mons. Francesco Neri e diretto da don Piero De Santis, insieme alla Facoltà Teologica Pugliese, rappresentata dal preside don Vito Mignozzi. La proposta è incentrata sulla conversione sinodale e missionaria delle parrocchie e pensata come formazione congiunta per presbiteri e laici insieme.
Dopo i primi due anni, i cui frutti sono riportati in due pubblicazioni curate dal coordinatore dell’equipe formativa don Francesco Zaccaria, “Parrocchie: memoria e cambiamento (2023)” e “Parrocchie: ministerialità e partecipazione (2024)”, questo terzo anno si concentra sulle sfide che la società e la cultura contemporanea pongono alla conversione pastorale delle parrocchie.
Il metodo formativo utilizzato parte dall’ascolto della realtà e delle pratiche pastorali, conosce momenti di approfondimento a cura di esperti e altri di discernimento in piccoli gruppi, al fine di delineare insieme possibili orientamenti pastorali per il futuro delle parrocchie, il tutto costellato da celebrazioni liturgiche e momenti di preghiera comunitaria.
Quest’anno si è partiti dall’ascolto di voci che operano sul territorio pugliese e ne conoscono criticità e risorse: il sindaco di Mattinata (Fg) Michele Bisceglia e il docente e scrittore Giancarlo Visitilli. Dopo l’ascolto di racconti di laici e presbiteri provenienti da parrocchie pugliesi che hanno cercato di abitare in maniera creativa il territorio e le sue sfide, si è passati agli approfondimenti proposti da Vincenzo Rosito e don Giuliano Zanchi. La fine del percorso includerà anche un bilancio di questa esperienza triennale pugliese che si è configurata come un’effettiva buona pratica di formazione integrale e condivisa, come auspicato dal recente Instrumentum Laboris per la prossima sessione del Sinodo (nn. 56-57); in queste prospettive finali non mancherà l’ascolto anche di altre esperienze formative che accompagnano il cambiamento del tessuto parrocchiale in contesti diversi ma con sfide comuni, specificatamente dal Triveneto e dalla Germania. L’ultimo passo della settimana sarà pensare insieme a come la ricchezza di questi anni possa ritornare a beneficio del cammino delle Chiese locali, le vere protagoniste e responsabili della conversione sinodale e missionaria delle parrocchie.

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